AIDA è una musica, un sogno, un movimento che ti accompagna per 900 km dal Moncenisio a Trieste; dalla Francia all’Istria.
Quello che presentiamo in questa proposta è la versione che parte dal quartiere di Torino fino a Milano. Si può fare anche in senso contrario, l’ideale rimane sempre quello di fermarsi un giorno in più per scoprire queste due fantastiche città. Il percorso è prevalentemente pianeggiante, in parte su piste ciclabili e si possono visitare Torino, Novara, Vercelli e Milano
Difficoltà
Facile
6 Giorni
5 Notti
Lunghezza Percorso
296 km
650€
- Arrivo a Susa
- Susa - Torino
- Torino - Crescentino
- Crescentino - Novara
- Novara - Milano
- Milano
Arrivo in hotel e briefing iniziale con consegna delle biciclette in caso di noleggio. Concedetevi il tempo necessario per visitare la città ed il famoso Arco di Augusto.
Lasciando Susa si passa sotto l’Arco di Augusto, costruito nel I secolo a.C., per arrivare ai piedi della famosa Sacra di San Michele, un monastero che domina il passaggio dalla valle alla pianura. Si prosegue poi verso il parco naturale dei laghi di Avigliana e si lascia alle spalle la montagna: si passa da Orbassano e si gode la Regia Palazzina di Caccia di Stupinigi: un sito UNESCO, progettato da Filippo Juvarra per i Savoia. Dirigendosi verso nord si raggiunge infine il Po, il fiume più lungo d’Italia, che accarezza Torino. Seguendo il fiume sulla riva sinistra fino al centro della città: Ponte Vittorio Emanuele I. Di fronte a voi, una bella chiesa rotonda: la Gran Madre. Torino è stata la prima capitale del Regno d’Italia: potete ancora sentire il suo patrimonio visitando il Museo Nazionale del Cinema all’interno della Mole Antonelliana o passeggiando per San Salvario, i Murazzi e la centrale Piazza Castello.
Salutate Torino sul ponte Vittorio Emanuele I . Seguirete il percorso di una famosa pista ciclabile chiamata VenTo, che collega Torino a Venezia (680 km) lungo il Po, il fiume più lungo d’Italia. Passate accanto a una bella diga a San Mauro Torinese e proseguite verso nord lungo il verde Parco Fluviale del Po fino a Chivasso: incontrerete di nuovo la VenTo vicino a Venezia. Chivasso è famosa per due cose: Nocciolini e l’imbocco del Canale Cavour. Canale Cavour è una notevole infrastruttura di ingegneria idraulica: fu inaugurata nel 1866 dopo tre anni di lavori, sotto il nuovissimo Regno d’Italia (est. 1861) grazie all’iniziativa del primo ministro Camillo Benso, conte di Cavour. Seguiremo questo canale fino a Verolengo, e più volte ancora fino al fiume Ticino. Queste terre sono inondate d’acqua, necessaria per le risaie: scoprirete una sorprendente varietà di uccelli, come gli aironi. Pernottamento a Crescentino.
Lasciato il piccolo borgo di Crescentino si attraversa il fiume Dora Baltea fino all’antico Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino e Ronsecco. Si prosegue per Lignana Larizzate e ci si dirige verso Vercelli, città romana, famosa per essere il Polo Europeo del Riso. Nella centrale Piazza Cavour, sotto la statua dello statista, si attraversa la ciclabile ViaFrancigena, che collega il passo del Gran San Bernardo con Roma (km 967). Mangiate i biscotti Bicciolani e proseguite verso est, attraversate il fiume Sesia e proseguite verso ovest, verso le risaie del Torrione e del Vinzaglio. Ora possiamo vedere da lontano la torre di San Gaudenzio a Novara, vicino a Casalino: seguitela fino al fiume Agogna. Poi seguirete una strada parallela che vi porterà a Novara. Novara è il capoluogo del Piemonte orientale, dedicata al Gorgonzola e alla Paniscia, un tipico piatto di riso da servire caldo d’inverno: buon appetito!
Lasciate la stazione ferroviaria di Novara sulla destra, verso Nord. Dopo un po’ si attraversa nuovamente il canale Cavour per seguirlo sulla destra fino al fiume Ticino. Nel frattempo potrete dare un’occhiata alle vaste risaie che vi circondano e alla varietà di uccelli che vivono in questa campagna. Attraversate il fiume, lasciate il Piemonte ed entrate nel grazioso paesino di Turbigo in Lombardia, importante crocevia per i ciclisti: vi passano il Naviglio Grande ed il canale Villoresi, che potrete seguire per entrare a Sesto Calende fino al lago Maggiore, la vivace Pavia e la tranquilla Abbiategrasso. In realtà, seguirete il Naviglio Grande fino a Nosate, e poi prenderete la ciclabile sul canale Villoresi, che vi porterà lentamente a Milano ed a Monza: il canale fu costruito nel 1890 per garantire acqua dolce nei piani nordici dell’alta Milano. Attraverserete bei paesi come Castano Primo, Arconate, Parabiago. Quando arriverete a Lainate, ricordatevi di visitare la magnifica Villa Litta, vicinissima al canale: troverete un ninfeo rinfrescante con tanti giochi d’acqua e piacevoli giardini. Proseguite fino a Garbagnate e attraversate per l’ultima volta il canale Villoresi: state entrando nel Parco delle Groane, in direzione sud. Si passa nel cortile di Villa Arconati , un palazzo nobiliare che ospita concerti estivi e un labirinto. Vi state avvicinando alla periferia di Milano, come Arese (patria delle auto Alfa Romeo) e Rho, la città che ha ospitato la famosa Expo 2015. Si circumnavigherà l’Area Expo stessa, fino all’ingresso dei confini di Milano (km 66), vicino alla fermata della metropolitana M1 del Molino Dorino, attraversando i quartieri di Cascina Merlata, Bonola e Monte Stella, una collina artificiale costruita con i resti della seconda guerra mondiale da Piero Bottoni. L’altezza è di 100 metri ed è lo scenario del parco commemorativo del Giardino dei Giusti, che si entra in città, a due passi dal parco delle Tre Torri e dalla bella fontana di piazzale Giulio Cesare. Dopo gli ultimi chilometri si raggiunge finalmente l’Arco della Pace Trionfale: una delle antiche porte d’ingresso al centro di Milano.
Dopo la prima colazione fine della vacanza.
- 2 pernottamenti in hotel ***
- 2 cene presso la struttura
- Guida MTB per 1 giornata
- 1 degustazioni vini e salumi locali
- 1 pranzo
- App* personalizzata con itinerario e punti d’interesse da vedere
- Assistenza telefonica
- Assicurazione medica e bagaglio
Viaggio A/R per raggiungere il luogo di partenza, gli extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato in “La quota comprende”.
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